giovedì 29 settembre 2011

Vasco è diventato zio... è nata Jamie, la figlia di Stef e Maddy



L’ex velina bionda è diventata mamma della piccola Jamie Carlyn, figlia di Stef Burns, chitarrista di Vasco Rossi. E la Corvaglia per qualche mese ha dovuto dire addio alla sua forma invidiabile, che tuttavia ha mantenuto anche mentre il pancione lievitava ed annunciava con gioia che ci sarebbe stato un fiocco rosa in casa.
La coppia si era conosciuta proprio dietro le quinte di un concerto di Vasco, il rocker di Zocca aveva officiato le loro nozze, mentre Elisabetta Canalis è stata la testimone di nozze della storica amica Maddalena. Una storia d’amore che ha preso vita velocemente e che nel giro di pochi mesi ha portato alla nascita di Jamie Carlyn, uno nome tutto americano, proprio come papà.
La combriccola del Social Rocker augura tantissima felicità alla piccola, alla mamma e al papà... AUGURI ROCK!

Un Vasco Rossi a fumetti racconta la vita indipendente dei giovani con disabilità

BOLOGNA - Sono 40 i ragazzi con disabilità intellettive che nel 2011 sono stati ospitati (per brevi periodi) nell'appartamento "Casa in città" messo a disposizione dalla Fondazione Dopo di noi. Si tratta di un servizio di ospitalità periodica attivato per favorire l'autonomia dei giovani con disabilità intellettive o ritardo mentale (più o meno grave) e che, dal 15 ottobre, avrà a disposizione anche un secondo appartamento nel centro di Bologna. "Dove ci sono capacità di autonomia è possibile pensare a una vita indipendente - dice Luca Marchi, presidente della Fondazione Dopo di noi - invece per i ragazzi con disabilità intellettive in genere non accade". Ora le storie dei ragazzi che sono "transitati" per l'appartamento sono diventate un libro. "Voglio una vita... Normali, diversi. Nove ragazzi di fronte alla vita" contiene due racconti scritti da Davide Rambaldi su 9 ragazzi (5 disabili, 2 educatori e 2 ospiti) che si confrontano con la vita. Tra i personaggi c'è anche Vasco Rossi che per l'occasione "interpreta" uno dei vicini di casa dei ragazzi. Il volume contiene anche 50 fotografie di Claudio Buosi e 10 illustrazioni di Giulia Argnani.
Nel 2011 sono 40 i ragazzi che sono transitati per l'appartamento della fondazione. Sono ospitati in gruppi di 5/6 a seconda del grado di autonomia e della gravità del ritardo mentale o della disabilità intellettiva. "Per i ragazzi si tratta di un'opportunità per imparare a vivere senza la presenza costante dei genitori - spiega Marchi - e per i genitori di vedere il figlio sotto una luce diversa e di pensare per lui un futuro diverso". I progetti educativi individualizzati permettono ai ragazzi di capire cosa possono fare da soli e in cosa possono essere aiutati, imparare a coabitare in una casa con altre persone, scoprire di saper fare e sentirsi adulti. "Cerchiamo di prevenire eventuali situazioni di difficoltà - chiarisce Marchi - Se non si prova a rendere questi ragazzi indipendenti, le difficoltà e i problemi diventeranno poi un'emergenza quando i genitori saranno anziani".
Autonomia, sessualità, rapporti con i genitori e con gli altri ragazzi. Sono questi i temi che vengono affrontati nel libro "Voglio una vita..." e che i protagonisti - che nei racconti interpretano personaggi simili a se stessi - hanno potuto affrontare durante i periodi di ospitalità all'interno dell'appartamento gestito dalla Fondazione Dopo di noi. Il libro è un mix di testo scritto, fotografie e illustrazioni. "La storia non è vera ma si basa su esperienze reali e i ragazzi interpretano dei personaggi che vivono una vita simile alla propria - racconta il presidente della fondazione - Si tratta di un modo nuovo di parlare di diversità, che mostra come le esigenze dei ragazzi, disabili e non, alla fine sono le stesse". Il libro è stato presentato ieri sera (mercoledì 28 settembre) nella sede di Confommercio (Strada Maggiore, 23) e sarà in distribuzione a partire dal 3 ottobre (e per tutto il mese) in edicola insieme al quotidiano "Il resto del carlino" (prezzo del giornale + 5 euro).


martedì 27 settembre 2011

Maxiclippino (Agosto 2011)

Tutti i clippini di Agosto (2011) raccolti in un unico video :)




lunedì 26 settembre 2011

Stef Burns: nuovo disco in arrivo

Stef Burns, dopo il Kom 011 Vasco tour che ha infuocato gli stadi e il matrimonio con Maddalena Corvaglia per cui è stato citato negli ultimi tempi, torna in studio per lavorare al suo nuovo progetto musicale personale.
E dopo le grandi soddisfazioni raccolte con l’ultimo disco “World Universe Infinity, in vendita nei negozi di dischi e sulle piattaforme digitali, Stef Burns è stato in tour in tutta Italia con il suo fedele SB Group

Durante questa serie di concerti è stato registrato il Dvd “World Universe Infinity Live” che contiene i brani dell’album oltre ad alcuni brani dei dischi precedenti, e qualche extra, come la cover di “Little Wing” di Jimi Hendrix, i videoclip dei due singoli “Begin” e “Space Time”, e immagini di backstage del tour


“In questo periodo oltre a suonare in tour con Vasco e a dedicarmi alla mia nuova famiglia ho lavorato per completare il mio nuovo disco. Spero sia pronto per il prossimo inverno. È un disco particolarmente rock rispetto ai precedenti. Ho tratto ispirazione dalle cose successe nella mia vita, certo anche da Maddy. Siamo veramente felici e posso confermare che l’amore è una forza che rende la vita meravigliosa!!!”.



Il primo estratto dal suo DVD live - "Begin"





Tracklist CD “World Universe Infinity”: “Begin”, “In Your Room”, “Burns’ Blues”, “Mepukori”, “Her Brightest Sun”, “Space Time”, “On My Way Home”, “Isle Mistique”, “Little Wing”, “Shine”.

Tracklist DVD “World Universe Infinity Live”: Love Monster, Summer of ’68, Mepukori, Burns’ Blues, Space Time, Horton’s Revenge, Her Brightest Sun, Alligatori Pie, Shine, Begin, Way funner, Echo Lake, In Your Room. Plus: Interview with Stef, Space Time video, Begin video, Backstage Pass (Space Time Tour behind the scenes).

Un periodo molto florido per Stef Burns che, oltre alla sua famiglia, sta mettendo le basi per una carriera solista.


giovedì 22 settembre 2011

Si deve condannare il peccato e non il peccatore

Una lettrice chiede all’Avvenire il motivo della disparità di trattamento: condanna del cantante, indulgenza con il premier...

La chiesa e lo stato italiano sono due potenze che vanno a braccetto perchè hanno bisogno l'una dell' altra....certo, condannano in sordina il comportamento del premier perchè devono in qualche modo salvare la faccia davanti ai suoi "fedeli", e perchè con quale faccia potrebbero giudicare?
Questa grande amicizia ufficializzata nel 1929 con i patti lateranensi e continuata fino ad oggi è quindi, solo una questione d' affari!!!
Vasco è solo uno che dice ciò che pensa, che non riconosce dio, la chiesa e il suo essere ed esistere... è normale che l'ira funesta sia scesa su di lui, che come poeta, artista, uomo non può essere utile alla chiesa ma semplicemente skomodo. 
Cinquant'anni fa il "problema" lo risolvevano bruciandoli! C'è chi dice che "il problema" è che non ci sono più fiammiferi!


mercoledì 21 settembre 2011

21 settembre di 36 anni fa... inizia a trasmettere Punto Radio

L'ispiratore" di Punto Radio Zocca fu Marco Gherardi, amico di infanzia di Vasco, che, mentre faceva il militare a Milano, ebbe modo di ascoltare Radio Milano International, (nata il 10 marzo 1975). E fu proprio grazie ai preziosi consigli dei ragazzi di Milano a cui Gherardi e Lucio Serra (altro amico di Vasco) si rivolsero, che il sogno diventò realtà. Acquistarono trasmettitore da 10 watt, che per ottenerlo Vasco e i suoi amici 10 in tutto, si auto-tassarono di 250.000 lire a testa e fecero due fidi da 5.000.000 di lire l'uno con una banca. L'idea è di far nascere una radio nell'Appennino tosco-emiliano, si procurarono dischi, cuffie, cassette, registratori, giradischi, costruirono una rudimentale antenna e... partirono! Il primo nucleo di Punto Radio cominciò a trasmettere non propio da Zocca, ma da un paesino vicino, Montombraro, che aveva una posizione ottimale per coprire una vastissima zona dell'Emilia, anche con un trasmettitore di quella dimensione. Erano in tutto una decina all'inizio, tra cui il "cuccioletto" Massimino Riva, appena tredicenne.

Punto radio fu fondata il 18 settembre del 1975.

21 Settembre 1975
Prende piede così l'avventura nel mondo dell'emittenza privata: inizia a trasmettere "Punto Radio" .

25 Settembre 1975
Nasce a Zocca una delle storie più belle della musica italiana: Punto Radio. Una delle prime "radio libere" italiane, e una delle più amate e conosciute.

Anche Punto Radio ebbe il suo "incontro" con i sigilli dell'Escopost. Vasco, che era il responsabile della radio dal punto di vista legale, venne processato assieme a Walter Giusti, altro ragazzo dello "staff", ma vennero assolti in quanto dimostrarono che quella radio non era nata a scopi di lucro e che non faceva propaganda politica (che era una delle cose più temute dalla radio nazionale).

Una volta avuto il permesso, e sicuri ormai che non sarebbero stati più "fermati", la radio cominciò a fare sul serio e vennero messi su i "palinsesti".

In piedi da sinistra: Maurizio Ferlito, Vasco Rossi, Ivo Righetti,
Antonella, la segretaria perfetta.
Seduti: Giovanni Ubaldi, Gerry Ivo Righetti.
In prima fila da sinistra: Florenzo Fini, Gaetano Curreri,
Sergio Silvestri, Riccardo Bellei, Riccardo Rodolfi,
Marco Gherardi non compare mai nelle foto,
perchè era il fotografo ufficiale.  
Vasco Rossi, era uno dei ragazzi che si alternavano nella conduzione delle trasmissioni, le quali, per la prima volta, portavano i microfoni in strada per chiedere alla gente cosa ne pensava di questo o quel tema. Così in presa diretta, senza filtri. Ma Vasco e i suoi erano anche fra i pochi a trasmettere e promuovere la musica alternativa di quegli anni: King Crimson, i Boston, Bruce Springsteen, oppure i Sex Pistols, Clash, Lou Reed. Nomi che ora fanno rima con leggenda, ma che allora erano semplicemente rockettari semi-sconosciuti.
Negli studi artigianali ricavati a Montombraro prima e al Residence Giuliana di Zocca poi, nacque un fenomeno di massa che portò, fra il 1975 ed il 1978, centinaia di migliaia di giovani a sintonizzarsi sulle frequenze della Radio, a partecipare alle feste ed ai concerti organizzati da Punto Radio.
Punto Radio è stata anche una straordinaria scuola di talenti artistici. Molti dei DJ "per scherzo" di quegli anni sono poi diventati artisti affermati. Vasco Rossi per primo. Ma ai microfoni stava anche un certo Gaetano Curreri (quello degli Stadio, per intenderci). Oppure Maurizio Solieri e Massimo Riva, colonne portanti della Steve Rogers Band, il Gruppo che ha accompagnato Vasco al successo nei primi anni di carriera e che poi ha battuto la via discografica autonoma.


Il punto più alto della "carriera" di punto radio fu tra l'estate 76 e quella 77. Il 19 settembre del 76, infatti, ad Alassio, si tenne la finalissima di un concorso indetto da "Onda tv" in cui il pubblico votava la sua radio preferita. Vinse Punto Radio, davanti alla diretta concorrente BBC, di Bologna, in cui militavano Red Ronnie e Bonvi.
Quella sera avvenne anche il famoso "patacchino" per cui Red per anni l'ha avuta a morte con Vasco. Per chi non ha mai letto dell'episodio, riportato nel libro di Poggini, ecco cosa avvenne: Vasco, attaccò, senza farsi vedere, un adesivo di punto radio sul giubbotto di pelle di Red, e questi, per ore e ore girò con questo adesivo sulle spalle, tra l'ilarità dei componenti della delegazione di Punto Radio presente ad Alassio. In più, oltre alla beffa il danno: Red Ronnie, quando finalmente se ne accorse, tentò di togliere l'adesivo ma finì con il rovinare definitivamente il giubbotto.  
Quella vittoria per Vasco e compagni fu un grande motivo di soddisfazione e di orgoglio, il premio al loro impegno.

Vasco - Audio test 

Da notare che, mentre i giovani del paese e non solo, li acclamavano e li portavano in palmo di mano, i "grandi" tra cui anche i loro genitori, li rimbrottavano e criticavano, dicendo che quello non era un lavoro vero, e che stavano lì a perdere tempo. Insomma, alcune delle frasi che suggerirono il testo di "siamo solo noi" nacquerò già da lì, a sentirsi dire che i giovani "non sanno far niente" e che "sanno solo combinare stupidate..."
Che in effetti soldi ne girassero pochi era anche vero. Riuscivano a mettere da parte qualcosa, ma il più delle volte erano più le spese che le entrate.
Oltre tutto, per diverso tempo, per loro principio rifiutarono di passare messaggi pubblicitari politici, cosa che invece le altre radio facevano ricevendo soldi in cambio, e questo, se da un lato era lodevole, dall'altro lato non li aiutava economicamente. Per mancanza di soldi, non sempre riuscivano a concretizzzare tutte le idee che avevano. Ad esempio, nell'inverno del '76 ricevettero la proposta di aprire una radio "gemella" a Roma. Nacque "Punto Radio Lazio" con sede a Frascati e per un poco andarono avanti a collaborare, lanciando, tra le altre cose, il primo numero di una rivista in cui scrisse un articolo anche Vasco, ma proprio per problemi di soldi, le varie iniziative sfumarono nel nulla. Nacque così l'idea delle "feste di Punto Radio" nelle varie discoteche, allo scopo, oltre che di divertirsi, di raccimolare un po' di soldi con la percentuale sugli incassi. Vasco nel frattempo aveva incominciato ad avere i primi seri "approcci" con quella che sarebbe diventata la sua vita. Fino a quel momento aveva scritto canzoni così, per sfogarsi o per fare vedere agli altri che ne era capace.
Il primo a fargli capire che quelle canzoni, voce e chitarra, potevano essere "vestite" a dovere fu Gaetano Curreri.
Una curiosità: Curreri fece portare un pianoforte a coda negli studi di punto Radio, e faceva "in diretta" degli stacchetti musicali.
Curreri ascoltò alcune canzoni di Vasco e tra queste rimase particolarmente colpito da "Jenny", facendo sentire a Vasco come sarebbe venuta con un arrangiamento di pianoforte. Vasco però era ancora riluttante ad esibirsi dal vivo, così,quando Curreri e Sergio Silvestri decisero di lanciare una nuova iniziativa, quella dei "Puntautori", ovvero i cantautori di Punto Radio, per farli esibire nel corso delle feste in discoteca, fu proprio lui l'unico a tirarsi indietro.
Arrivato il suo turno sul palchetto, Vasco cominciava a cantare ma poi a metà canzone mandava tutto a cagare dicendo..." torno a fare il dj che è meglio...!"

I
In piedi da sinistra nel ristorante di Punto Radio: 
Vasco Rossi, Sergio Silvestri, Manola Righetti,
Marco Manzini, Fioriano Fini, Gaetano Curreri,
Riccardo Bellei, Gerry Ivo Righetti,
Riccardo Rodolfi,
seduti da sinistra: Giovannini Ubaldi,
Mario Giusti, Maurizio Ferlito  
Punto Radio non fu una radio cosidetta "locale", in quanto la posizione di trasmissione, i 1000 watt di potenza, il ponte ripetitore a Bormio per la copertura anche della Valtellina, unica zona del nord italia non raggiungibile direttamente, una collaborazione con una radio di Roma, in pratica una tale copertura da renderla definibile come, "una delle primissime radio libere nazionali", un ufficio presso la sede per la gestione della pubblicità, uno a Bologna in Piazza Rooswelt, oltre 50 persone fra soci, dipendenti e collaboratori, decine di richieste da parte di radio locali nate come funghi nello spazio di pochissimi anni, di potere effettuare la ripetizione dei nostri segnali nelle zone scoperte, o comunque collaborare, le decine di visite settimanali agli studi, tanto che dopo un po di tempo fu necessario pianificarle in anticipo per evitare assembramenti, la quantità di personaggi vecchi e nuovi che si recavano personalmente presso la sede della radio per promuovere i loro 45 o 33 giri, (nacque in quel periodo un ristorante che lavorava prevalentemente per gli "ospiti di Punto Radio", infatti chiuse i battenti poco dopo il trasferimento della radio a Bologna avvenuta nel 1978).

Passano gli anni, Punto Radio diventa troppo famosa per un semplice gruppo di ragazzi, servono fondi e persone per mantenerla al passo della sua importanza, perciò ci si affida ad un Partito politico che in poco tempo apre una sede a Bologna con 2 studi di trasmissione, 4 studi di registrazione, Redazione con 3 telescriventi collegate con l'ANSA che sfornano notizie senza sosta, il tutto insonorizzato con gommapiuma antirombo e moquette da non lasciare nemmeno un centimetro di cemento scoperto.
Questo cambio di gestione si fa sentire e dopo qualche anno i rapporti cominciano a sgretolarsi, piano piano molti di questi pionieri abbandonano l'avventura prendendo strade diverse, nel frattempo Vasco, assieme a Solieri e Riva, intraprende la carriera di cantante e per forza di cose lascia la sua creatura nelle mani del nuovo gestore.
Dirà Riccardo Bellei, uno degli ultimi "protagonisti" ad andarsene:"...non era più la nostra storia... e la magia degli inizi era svanita. Inoltre, in soli due anni erano cambiate troppe cose e non ci ritrovavamo più nel nuovo modo di trasmettere musica, ormai diventata "non stop". Noi avevamo fatto del dialogo con la gente il nostro punto di forza, ma ormai sembrava roba superata.

La ex sede di Punto Radio a Zocca
Residence Giuliana: Sede "multifunzione" di Punto Radio
La base di Punto Radio, purtroppo, andò sfumando, mentre i vari Vasco Rossi e Gaetano Curreri decidevano di lanciarsi definitivamente nel mondo della musica. La storia dell'emittente continua, senza alti né bassi, per tutti gli anni '80. Per un certo periodo Punto Radio affilia le proprie frequenze a Radio Italia Anni '60 e successivamente prende la piega dance appoggiandosi alla promettente Bum Bum Energy. Nel settembre 2005, il gruppo Sestarete (ovvero 7 Gold - Emilia Romagna, a cui fa capo da tempo) decide di rilanciare lo storico marchio.

Le bollicine di Vasco nella fabbrica della felicità

Un divertente video dove simpatici personaggi danno vita alla fabbricazione e imbottigliamento della coca cola all'interno di un distributore automatico... a fare compagnia a questo personaggi ci pensa Vasco con le sue... bollicine :)



Sempre Scomodi

La vita è un po’ come un’onda che ti trascina e ti trasporta… Poi, però, raggiunge la riva e… sembra morta! Invece no: si rinnova! Arriva un’altra onda ancora! E ancora…! Così io ho dichiarato conclusa la mia stra-ordinaria attività di rockstar. Ho corso in salita (ed è stata dura!), ed ho raggiunto la Vetta, la cima…! Di ogni lista, di ogni classifica! Quindi, ragazzi, ho chiuso un cerchio, ho concluso un ciclo, ho finito una corsa… che mi ha portato alla Vittoria! Ho raggiunto la mia meta! E la mia meta (e la mia mira!) è stata quella di aprire la porta… dei Vostri cuori! In questi anni, e grazie ai miei concerti, sono stato ospite nelle dimore delle vostre anime…! Ho visto stanze splendide, tutte diverse… Piene di luci colorate e di ombre scure… con centinaia di quadri appesi, e tesori nascosti, e passaggi segreti …e finestre con viste bellissime… Quindi adesso esco di scena… Ma non dalla Storia! Adesso cambio la forma, cambio la mira… mi lancio in una sfida nuova! Adesso alzo la posta! Adesso sono in trasformazione…! Sono in KOM.VALE… SCIENZA! E ne Vale Scientificamente La Pena...! Adesso sta per nascere un Vasco nuovo, inedito, ancora più libero, più vivo e più solo... Ancora più folle, temerario ...e scomodo! (Vasco Rossi)

martedì 20 settembre 2011

Vita Spericolata... video inedito (1983)




Clippino... Jack e le infermiere

Ieri sera era stato caricato un Clippino di "Jack il folle" sul canale youtube di Rokkaccio ma stranamente il video è stato reso privato e quindi non più visualizzabile per tutti! Ma la combriccola del SR è in possesso di una copia del clippino... EN JOY!!! :)





lunedì 19 settembre 2011

Perchè noi siamo i soliti... fatti così

Noi siamo i soliti quelli così 
Siamo i difficili fatti così 
Noi siamo quelli delle illusioni, delle grandi passioni 
Noi siamo quelli che vedete qui 
Abbiamo frequentato delle pericolose abitudini 
E siamo vivi quasi per miracolo grazie agli interuttori 
Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare 
Siamo liberi, liberi,liberi di sbagliare 
Siamo liberi, liberi, liberi di sognare
Siamo liberi, liberi di ricominciare 
Noi siamo i soliti sempre così 
Siamo gli inutili fatti così 
Noi siamo quelli delle occasioni prese al volo come i piccioni 
Noi siamo quelli che vedete qui 
Abbiamo frequentato delle pericolose abitudini 
e siamo ritornati sani e salvi senza complicazioni 
Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare 
Siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare 
Siamo liberi, liberi, liberi di sognare
Siamo liberi, liberi di non ritornare! 
Noi siamo i soliti quelli così





LIVE '87 - C'E' CHI DICE NO TOUR (SECONDA PARTE)

C'è chi dice no tour 87 - Palaeur (Roma) [Seconda parte]




LIVE '87 - C'E' CHI DICE NO TOUR (PRIMA PARTE)

C'è chi dice no tour 87 - Palaeur (Roma) [Prima parte]




domenica 18 settembre 2011

Intervista di Maurizio Solieri

dal Giornale di Puglia

di Nicola Ricchitelli

Una storia che inizia da un disco dei Beatles regalatogli della sorella di ritorno dalla Francia, un viaggio che partito da Concordia sulla Secchia (suo paese natale) tocca prima Napoli nel 1976 e quindi Modena dove avviene il primo incontro con “Il Blasco” quindi insieme raggiunsero la capitale del Nord in Treno dove il rocker di Zocca lo provinò e subito ne intuì il talento.
Una storia che si intreccia con la Steve Rogers Bands assieme ad altri compagni di avventura – tra cui il compianto Massimo Riva – con cui Somieri pubblica ben cinque album.
Con Vasco Rossi contribuisce alla composizione di brani storici, che oltre ad aver fatto la storia del rocker di Zocca, fanno la storia della musica italiana: “Liberi, liberi”, “C’è chi dice no”, “Albachiara”. Un viaggio quello al fianco di Vasco Rossi fatto di andate e ritorni, un primo distacco avviene nel 1988, per dei “cattivi consigli” come ha sempre ammesso, e quindi il ritorno nel 1991, Vasco aprirà spesso i suoi concerti inneggiando al rientro di Maurizio sul palco con lui come al "ritorno del figliol prodigo", in maniera affettuosa.
Un secondo distacco avviene nel 1995, e infine il ritorno in pianta stabile nel 1999 a seguito della morte di Massimo Riva.

D: Un saluto da Giornale di Puglia a Maurizio Solieri – storico chitarrista di Vasco Rossi oltre che della Steve Rogers Band – Maurizio a quanto pare tutto sembra essere iniziato da un disco dei Beatles regalatoti da tua sorella?
R:«Contemporaneamente mi fu regalata una chitarra e mia sorella tornò da Parigi col primo disco dei Beatles: uno shock!»

D: A proposito di dischi, quale il primo che hai acquistato e che sei maggiormente legato?
R:« Credo che il primo fu "Hey Joe" di Jimi Hendrix, ancora adesso un grande classico.

D: La tua prima chitarra è stata una “Eko” una chitarra economica che con 8.000 Lire tua madre ti regalò. Che ricordi hai di quel momento?

R:« Il possesso, finalmente, di un oggetto che avevo tanto desiderato e che aveva uno splendido profumo di legno».

D: Maurizio, cosa significa per te imbracciare una chitarra? E cosa provi nel tenere questo strumento tra le mani? Quale l’assolo e riff meglio riuscito nella tua oltre trentennale carriera musicale?
R:« Tenere in mano il mio strumento è sempre un gran divertimento e un piacere, assoli e riff ne ho fatti tanti, da "Albachiara" a "Liberi,liberi", da "C'e' chi dice no" a "Alzati la gonna"».

D: Il tuo viaggio a fianco di Vasco Rossi dura da oramai 35 anni – tra andate e ritorni vedi il distacco del 1988 e del 1995 – cosa ti lega al “Rocker di Zocca”?
R: «L'amore per la vera musica e il non accontentarsi mai».

D: Maurizio, nei successi di Vasco è inevitabile riconoscerti il ruolo determinante che hai avuto, specie nella composizione di alcuni brani quali Ridere di Te, Dormi e tanti altri ancora. Quale il brano a cui sei maggiormente legato?
R:« "Lo show”».

D: Maurizio, come accennato non solo Vasco, ma anche e soprattutto “Steve Rogers Band” e la carriera da solista, è del 12 Marzo 2010 l’uscita del tuo primo album da solista – Volume One - che esperienza è stata ma soprattutto cosa racconti?
R:«Il disco andrebbe ascoltato, comunque sono pezzi scritti nell'ambito di vari periodi, assolutamente senza cercare un riscontro commerciale perché adesso in Italia vende spesso musica sdolcinata e di plastica, ci sono vari stili che suono da tutta la vita».

D: Tanti gli artisti oltre “Il Blasco” con cui hai collaborato – Massimo Riva, Nomadi, Alberto Fortis – con chi ti piacerebbe collaborare in un prossimo futuro?
R:« Con qualcuno che scriva e canti delle belle canzoni, con dell'energia».

D: Che connotati ha il futuro di Maurizio Solieri?
R:« Il mio presente e il mio futuro è suonare, divertirmi, creare cose nuove e non stancarmi mai di difendere le mie idee».

Considerazioni con il cuore a penzoloni

"Ma tu non sei normale!!", questa è la frase tipica che mi sento dire ogni volta che parlo di Vasco con qualcuno che non lo ama come me. Non sono normale perché non la penso come loro? Perché quando parlo di Lui gli occhi si illuminano, inizio a parlare con entusiasmo e posso arrivare perfino a commuovermi o ad incazzarmi come una bestia?! Ci sono quelli che ti guardano come se fossi un malato contagioso, altri che invece ti invidiano perché non hanno mai avuto nella loro vita una passione così grande!
Io questa passione non l'ho cercata, è lei che mi ha trovata e coinvolta a tal punto da far stupire anche me stessa. Una passione tanto meravigliosa quanto difficile da spiegare a chi non la vive, una passione che mi sostiene e mi accompagna da una vita, iniziata con l'entusiasmo e la spensieratezza di una dodicenne e continuata per tutta la vita fino ad oggi che sono una quarantenne, e anche se col tempo cambia tutto... e cambiamo anche noi... Vasco è rimasto una costante, forse perché in ogni fase della mia vita scriveva canzoni che mi portavano a pensare che Lui mi conoscesse, che sapesse di me, della mia vita e quelle canzoni mi davano e mi danno un emozione tale da consolarmi, da darmi la forza di riprovarci, non mi fanno sentire sola!
A dodici anni il mio mondo girava intorno a Vasco, adesso a quarant'anni so che la vita non è una canzone per quanto meravigliosa possa essere, ma di sicuro le sue canzoni mi aiutano a vivere e sorridere dei guai e a pensare che domani sarà sempre meglio nonostante la mia vita lastricata di problemi.
Di questo ringrazio il cielo, la chitarra, il caso e ringrazio Te Vasco, compagno inconsapevole di tutta la mia vita.  

di Mony Vascolizzata

Vasco... e l'altra metà del cielo

Dal 31 Marzo al 13 Aprile 2012 
Durata spettacolo: 1 ora e 20 minuti

La novità assoluta per la stagione 2011/2012 si rivolge a un pubblico giovane, aperto ai mix meno convenzionali.
Dalla sua passione per la danza e dal suo sguardo sensibile all’universo femminile, Vasco Rossi ha tratto una storia in cui la Donna, dall’adolescenza alla maturità, vive in tre personaggi che riassumono tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera.
E su una nuova dimensione delle sue canzoni, rilette e arrangiate per orchestra, il Corpo di Ballo si muoverà guidato da Martha Clarke, coreografa e regista poliedrica e pluripremiata, dall’indole provocatoria e ironica, stravagante e aperta alla contaminazione dei linguaggi.

Coreografia: Martha Clarke
Musica: Vasco Rossi
Orchestrazione: Celso Valli
Drammaturgia: Vasco Rossi con la collaborazione di Stefano Salvati
Scene: Robert Israel
Luci: Marco Filibeck



Social Vascobook, il primo Social Network dedicato ad un Artista

Si chiama “Social VascoBook  ed è il primo social network interamente dedicato ad un artista
“Social VascoBook” è stato fondato dallo scrittore Davide Beltrano con Gino Ciarelli e Roberto Valentini... oltre a permettere ai propri iscritti la condivisione di stati, foto e video dedicati a Vasco, fornisce anche altre funzionalità tra cui quella di creare gruppi, partecipare al forum, scrivere testi per il blog e rimanere aggiornati sulle novità riguardanti il Social Rocker di Zocca.
Per entrare a far parte della Combriccola del Social VascoBook cliccate QUI, ma affrettatevi perchè le iscrizioni sono limitate.



Floriano Fini porta i saluti di Vasco

A Villalba è stato inaugurato un nuovo strumento di diagnostica: la TAC 4D ed è intervenuto Floriano Fini (il manager di Vasco) a portare i saluti del komandante, ricoverato da tempo dentro la struttura modenese





sabato 17 settembre 2011

E' tutta colpa di... Vasco

"Colpa di Vasco" è una canzone-manifesto, ironica e divertente, che nasce in seguito all'amicizia tra i cantautori Ka Bizzarro e Giacomo Fusari. Ka si trova in Spagna quando gli viene l' idea di questo testo. Appena ritornato in Italia scrive la prima stesura del brano, ispirato da alcuni racconti dell' amico, che da piccolo aveva conosciuto la rock star di Zocca e aveva dormito persino a casa sua. Infatti, Walter, padre di Giacomo, a quei tempi viveva con Vasco nel mitico capannone di Casalecchio, e Rossi gli dedico' anche l' album "Bollicine", come testimonia il retro della copertina. Una volta scritta la canzone, Ka la fa ascoltare a Giacomo, che la sente subito "sua", cosa rara per un cantautore. I due vanno in vacanza insieme per una settimana, lavorando a quattro mani per migliorare il testo. Il risultato, "Colpa di Vasco", è una canzone che rappresenta appieno la storia di entrambi, nonostante vengano da esperienze e percorsi diversi. Ma la grande forza di questa canzone è che ci si sente coinvolti anche se non si è musicisti o fan del Blasco. Perché alla fine tutti andiamo dietro ad un ideale, scontrandoci spesso con la dura realtà, ma questo non ci impedisce di insistere ed andare avanti.
L'importante è avere un po' di autoironia per sorridere dei propri guai e non prendersi troppo sul serio.





venerdì 16 settembre 2011

Davide Rossi, mio padre sta bene ma deve restare in clinica

''Mio padre sta abbastanza bene, si sta riprendendo. Chiaramente in questo periodo deve restare in clinica, ma noi gli stiamo vicino e gli vogliamo bene''. Lo afferma Davide Rossi, il figlio di Vasco Rossi, in un'intevista a Silvia Toffanin che andra' in onda domani su Canale 5 nella prima puntata di 'Verissimo'.

"I soliti" il più venduto sul Web

Vasco Rossi con I soliti è in testa alla top ten degli artisti più gettonati sul web, secondo quanto certificato da Fimi. E’ inversione nelle successive due posizioni: i Maroon 5 con Christina Aguilera in “Moves like Jagger”  passano dal terzo al secondo posto, mentre Maria Gadù con “Shimbalaiè”  dal secondo al terzo.


Video-spot: piccolo, spazio... pubblicità


Vasco libero di volare... anche su Facebook

Le ultime stime valutano l’incredibile crescita negli ultimi anni dell’utenza italiana su Facebook.
Abbiamo deciso di mostrarvi quindi i 5 profili di Facebook che hanno più fans, facendo riferimento agli artisti italiani attivi in questo momento


Dati aggiornati al 15 settembre 2011

    1) Vasco Rossi (ufficiale) con oltre 2.570.000 iscritti

    2) Ligabue (ufficiale) con oltre 1.720.000 iscritti

    3) Alessandra Amoroso (ufficiale) con oltre 770.000

    4) Negramano (non ufficiale) con oltre 730.000 iscritti 

    5) Tiziano Ferro (ufficiale) con oltre 560.000

E anche in questa Social Classifica si rivela primo il nostro Komandante distanziando il secondo posto di Ligabue con oltre 800.000 iscritti.

giovedì 15 settembre 2011

Rimborso biglietti Live Kom 11 - Una bellissima iniziativa nata su Facebook

Su Facebook è nata una bellissima iniziativa per il rimborso dei biglietti del Tour Live Kom 11.
Questo il post su facebook dove spiega di cosa si tratta:

"Ragazzi, ho pensato alla storia del rimborso dei biglietti e anche a me non interessa per niente avere il rimborso dato che la cosa più importante è che il nostro Kom si riposi e si curi a dovere per tornare più grintoso che mai.... però penso anche che i soldi che noi non ci riprendiamo andranno soprattutto nelle tasche degli organizzatori, di ticket one e di tutta quella macchina per fare soldi che sta dietro ai tour di Vasco. Quindi.... perchè non riprenderci i soldi e darli in beneficenza? Così da una cosa brutta ne tiriamo fuori una cosa utile per la ricerca, per i meno fortunati, per gli animali, per i bambini malati o per chi vogliamo, basta che ne venga fuori un bel gesto altruista. Così saremo anche i PIU' BRAVI oltre che i PIU' BELLI!!!! E renderemo il nostro Kom ancora più orgoglioso di noi! Alla faccia degli pseudo fans degli altri pseudo cantanti :-)))) Noi non siamo attaccati ai soldi dei biglietti e così abbiamo modo di dimostrarlo e non solo dirlo. Poi potremmo pubblicare le ricevute delle nostre donazioni (possiamo scegliere di farne una grossa o tante più piccole, come vogliamo) sulla pagina di Vasco così sicuramente lo renderemo felice e sempre più orgoglioso della sua combriccola. Vi prego di partecipare numerosi e invitare tutti i vostri amici vasconiani alla pagina, più siamo e più riusciremo a fare una bella cosa!!! Grazie :-) Linda L'Ape Regina."

Cliccate QUI per andare sulla pagina su Facebook.

La combriccola del Social Rocker appoggia questa iniziativa perchè noi oltre a più belli siamo anche i più bravi e il KOM sarà sempre più fiero della propria combriccola spericolata :)

E chi non vuole restare qui... vada in collina

Chiaro?!?!?
Io NON incito all’uso di droga!
Quando parlo di antiproibizionismo, di “legalizzazione” e di “politica della riduzione del danno”, mi riferisco ovviamente al tipo di approccio legislativo che secondo la mia opinione si deve avere per affrontare e combattere la diffusione, il consumo e il mercato della droga.
Siamo tutti contro la droga e Siamo tutti per la cultura della vita!
NON siamo d’accordo sui metodi e sui sistemi per affrontare il problema.
Sfido chiunque a trovare, in una qualsiasi delle mie quasi duecento canzoni, un riferimento preciso o un incitamento all’uso di droga. Che non sia una “interpretazione” pregiudizievole e assolutamente opinabile.

Bollicine (ad esempio) è un ironico e feroce atto d’accusa verso la pubblicità che ci condiziona, trasmette falsi valori e crea nuovi e inutili bisogni.
Coca-Cola non si capisce perchè dentro una mia canzone acquista il significato di un inno alla cocaina mentre la bibita gassata da quasi cento anni si chiama così e a nessuno è mai venuto in mente di denunciarla e chiedere che ne fosse cambiato il nome. (dov’è il codacons!?) . Forse perchè la bibita di Atlanta, potente multinazionale, schiaccerebbe come degli scarafaggi ministri, istituzioni e bigotti vari.

Vita spericolata, un inno alla vita vissuta pienamente, piena di avventure e perchè no, di guai, è diventata sinonimo di vita drogata quando, nella canzone, non c’è nessun riferimento né velato né simbolico all’uso di droga.

Concludo dicendo ...andate a farvi fottere, voi e la vostra malafede.
Vasco Rossi

mercoledì 14 settembre 2011

Clippino: in auto con Laura... e l'IPAD :)





Passione Vasco Rossi: uno stile di vita da "Senza Parole"

La leggenda Vasco Rossi e i suoi fan, una testimonianza ad esempio di un fenomeno certamente storico.

E quando l’estate è passata, i primi rincari si sono furtivamente insediati, quando le generazioni crescono, e in taluni casi si impegnano a mostrare i lati peggiori di sé, quando la politica è ancora in balia delle onde dei lidi, quando Vasco Rossi occupa le pagine vip dei rotocalchi più in voga del momento e risolleva le sorti di giornalisti e cronisti ormai sepolti dai loro cliché, ecco che i fan, quelli veri, quelli che hanno idolatrato il loro beniamino tanto da volerlo sul loro stato di famiglia, si rifugiano a Zocca, terra del rocker italiano d’eccellenza.
“Quando manca la salute, manca tutto”..lui si cura, e si tiene in contatto con i fan attraverso facebook, loro, all’annuncio dell’annullamento delle date del tour, si preoccupano di dare in beneficenza il rimborso del biglietto e gli organizzano feste e raduni…cosa non farebbero per lui?.Raccogliamo a testimonianza di questo popolo, si perché il Vasco nazionale ha al suo seguito un vero esercito di amanti, il reportage di una fan della Combriccola del Blasco. Linda Benini, soprannominata l’Ape Regina (anche questo in omaggio al Komandante) che vive in un bilocale in quel di Pisa, con tre gatti e con il suo cartonato ( quello dei Vasco a grandezza naturale), che la sera si chiede se sta bene, se ha mangiato, incarna perfettamente il decalogo della “fan originale”. E’costantemente aggiornata con l’applicazione apple di Vasco Rossi.net, per lei la tessera del fan club vale più della Visa Oro, e che seppur non l’ha mai conosciuto lo ama infinitamente senza ritegno ne titubanza alcuna. Sta bene se le notizie pubbliche lo annunciano felice, in ripresa e impegnato in nuovi progetti, si accanisce e lo “difende” (sempre argomentando con illazioni di senso compiuto- tipico questo dei fan del Blasco – ndr) se delle ingiustizie mediatiche gli vengono affibbiate.Lei, a omaggio e testimonianza, di un fenomeno, ormai decisamente storico, chiamato: “Vasco Rossi”.

Linda:
“Arrivo a Zocca nel pomeriggio di sabato 3 settembre 2011, emozionata e felicissima per il raduno con i miei "amici" della Combriccola del Blasco! So benissimo che "Lui" non ci sarà, ma non ha importanza, lo scopo del raduno è stare insieme, parlare di lui, cantare le sue canzoni, in poche parole Vasco: “ noi siamo ancora qua… per te” in attesa che tu possa tornare a farci sognare, emozionare, ridere e piangere dal TUO palco. Arrivo nel luogo del primo raduno, al Bi-Bap, comincio ad intravedere persone che ho conosciuto ai concerti, persone che riconosco dalle foto del profilo di facebook e persone che assolutamente non conosco ma con cui inizio subito a parlare perché abbiamo una grande, grandissima passione in comune... ci raccontiamo dei concerti visti, delle visite alla sua casa, degli sguardi che ci siamo convinti che lui ci abbia regalato dal palco, della preoccupazione per il suo attuale stato di salute. Poi la musica comincia, una tribute Band, i CSIC Band inizia a suonare la sua musica e tutti noi a cantare, a ballare ad urlare le canzoni che adoriamo e che sappiamo a memoria. La “nuova” : "I soliti" che ancora non abbiamo potuto cantare ad un suo concerto, la conosciamo già tutti parola per parola, nota per nota perché parla di noi, siamo noi i soliti, quelli che lo amano, lo seguono da circa 30 anni, che non hanno paura di ricominciare, di sbagliare, cosa c'è di più vicino alla vita di tutti noi? Noi che questa estate siamo stati con il cuore in gola per paura di sentire brutte notizie sulla sua salute, noi che siamo stati felici quando ha rimandato il tour perché l'importante per noi è che stia bene, che si curi e che si riposi per tornare più carico di prima. Noi riuniti lì nel suo paese adornato a festa per l'occasione, con le frasi delle sue canzoni appese ai lampioni, con le copertine dei suoi album nelle vetrine dei negozi, noi che siamo lì solo per festeggiarlo e per tentare di donargli anche solo una piccola parte di quello che lui ha donato a noi. E poi il regalo lui ce lo fa anche quella sera.... è intervenuto per salutarci e ringraziarci attraverso una telefonata, riempiendo di gioia tutti i nostri cuori.

Ci ha chiamati "potenziali criminali" e ci ha consigliato di divertirci di più e di bere di meno e l'urlo di gioia è partito unanime dai nostri cuori! Anche il giorno dopo nonostante il maltempo, nonostante i concerti in programma annullati, ci siamo divertiti tantissimo, preparandogli dei "clippini" in risposta ai suoi, scherzando con Diego Spagnoli, (stage manager di Vasco Rossi – ndr) e continuando a cantare, suonare, ridere e soprattutto stare insieme. Nell’aria si è respirto l'amore per il nostro Vasco che non è solo un cantante, è passione pura, è vita, è gioia, è dolore, è emozione, è una parte importante del nostro cuore, è amore, è sorriso, è lacrima, è tutto insomma…consapevoli, chi più, chi meno, che noi con lui, lui con noi…tutti insieme:”Qui si fa la storia!”.

di Linda Benini - Premessa di Deborah Brulard

Clippino: in moto con Vasco



Messaggio Audio dal festival del cinema di Venezia

QUESTA STORIA QUA

Al festival del cinema di Venezia, Vasco non è potuto essere presente perchè ancora convalescente... ma ha mandato un messaggio Audio che ha fatto da prologo al docu-film "questa storia qua". Lo potete ascoltare qui sotto :)








Il clippino di "Crozza" Rossi

Nel filmato, comparso sia sugli schermi di La7, che su Youtube, Crozza ha quindi “messo in scena” una parodia degli ormai celebri “clippini”.
Il comico ha infatti realizzato una rivisitazione, in chiave comica, degli “storici” mini-video pubblicati da Vasco Rossi su Youtube, e diffusi anche attraverso la propria pagina ufficiale sul più noto dei social network, ossia Facebook.
Anche in quest’ultimo caso, migliaia di utenti del web sembrano aver apprezzato la divertente performance di Maurizio Crozza, attraverso numerosissime visualizzazioni.
Qui di seguito è possibile vedere il video dell’imitazione di Vasco (e di un suo “clippino”) realizzata dal comico in questione:



Vivere o Niente (con Testo)

E te lo voglio URLAREEEEEEEEEEE.... IO STO MALEEEEEE



Motocicletta 10HP

Il tempo di morire



Clippino - In attesa dell'olimpico


... all'olimpico (luglio 2009)


La libertà

La libertà implica il coraggio di affrontare l’imprevedibile: non è facile da gestire.
La dipendenza, la costrizione è invece molto più comoda e semplice, implica soltanto la mera esecuzione di qualche direttiva altrui o di un ordine più alto.
La libertà ci rende “uomini”.
La dipendenza ci fa restare “animali”.
La libertà ci rende responsabili.
La dipendenza ci rende schiavi.
Senza la libertà noi non abbiamo niente.
Poi si tratta di decidere se nella scala dei valori si mette:
Prima la giustizia e dopo la libertà o prima la libertà e dopo la giustizia.
Personalmente preferisco
PRIMA LA LIBERTA’ e dopo LA GIUSTIZIA
Perché non può esserci giustizia senza la libertà.

V.R.


martedì 13 settembre 2011

Clippino - ... qualche Amico


 

Eccomi qua, sul tappeto rosso del festival del cinema di Venezia

Eccomi qua, sul tappeto rosso del festival del cinema di Venezia, per assistere con voi alla visione di questo film documentario, che racconta la terra dove sono cresciuto, la sua influenza su di me e sulla rockstar Vasco Rossi.
“Post fata Resurgo”. È il simbolo della fondazione di Zocca.
(e quante volte io proprio dai fallimenti ho preso la forza che ho avuto)
Zocca, questo piccolo microcosmo, popolato da un pugno di anime uscite dalla feroce e terribile esperienza della guerra e che ha ricominciato a vivere una vita normale felice soltanto di essere viva.
Noi siamo una generazione cresciuta nel periodo più bello della storia dell’umanità. In un crescendo di benessere e di esplosione sociale. Personalmente, in una famiglia che non possedeva niente, non ho mai avuto la sensazione mi mancasse qualcosa. Credo sia stato l’amore che respiravo a pieni polmoni in una casa di 100 metri quadri.  Ho avuto un’infanzia felice e un’adolescenza fantastica. Poi, con la patente e la macchina a 18 anni, finalmente la libertà.
Siamo la generazione degli anni cinquanta: “....quella che ha avuto tutta la strada spianata. Quando non c’era problema a trovare lavoro e occupare posti importanti resi vacanti dal massacro della guerra.  Quella arrivata al momento giusto per beneficiare di tutte le rivoluzioni sociali.
Dalla liberazione sessuale al divorzio, che in Una Italia bigotta e cattolica come la nostra non sarebbe mai passato senza l’assenso delle nostre mamme che ci vedevano incastrati e legati in matrimoni riparatori con le nostre compagne di scuola” (da: “Voglio una vita come la mia”   di Marco Santagata)
 
Dalla pillola al rock’nRoll,
da Elvis ai Rolling Stones,
dai segnali di fumo al telefonino,
dalla radio alla televisione a colori,
dalle chiacchere al bar a FaceBook.
Eccoci qua. Le “Teste di Zocca” .
Un universo in un bicchiere di vino.
 
Tutto il mondo è paese .
 
Il film documentario è molto poetico.
Io l’ho già visto e mi sono commosso.
In bocca al lupo a tutti.
 
Vasco Rossi

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