Io NON incito all’uso di droga!
Quando parlo di antiproibizionismo, di “legalizzazione” e di “politica
della riduzione del danno”, mi riferisco ovviamente al tipo di approccio
legislativo che secondo la mia opinione si deve avere per affrontare e
combattere la diffusione, il consumo e il mercato della droga. Siamo tutti contro la droga e Siamo tutti per la cultura della vita! NON siamo d’accordo sui metodi e sui sistemi per affrontare il problema. Sfido chiunque a trovare, in una qualsiasi delle mie quasi duecento
canzoni, un riferimento preciso o un incitamento all’uso di droga. Che
non sia una “interpretazione” pregiudizievole e assolutamente opinabile.
Bollicine (ad esempio) è un ironico e feroce atto d’accusa
verso la pubblicità che ci condiziona, trasmette falsi valori e crea
nuovi e inutili bisogni. Coca-Cola non si capisce perchè dentro
una mia canzone acquista il significato di un inno alla cocaina mentre
la bibita gassata da quasi cento anni si chiama così e a nessuno è mai
venuto in mente di denunciarla e chiedere che ne fosse cambiato il nome.
(dov’è il codacons!?) . Forse perchè la bibita di Atlanta, potente
multinazionale, schiaccerebbe come degli scarafaggi ministri,
istituzioni e bigotti vari.
Vita spericolata, un inno alla
vita vissuta pienamente, piena di avventure e perchè no, di guai, è
diventata sinonimo di vita drogata quando, nella canzone, non c’è nessun
riferimento né velato né simbolico all’uso di droga.
Concludo dicendo ...andate a farvi fottere, voi e la vostra malafede.
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