mercoledì 14 settembre 2011

Passione Vasco Rossi: uno stile di vita da "Senza Parole"

La leggenda Vasco Rossi e i suoi fan, una testimonianza ad esempio di un fenomeno certamente storico.

E quando l’estate è passata, i primi rincari si sono furtivamente insediati, quando le generazioni crescono, e in taluni casi si impegnano a mostrare i lati peggiori di sé, quando la politica è ancora in balia delle onde dei lidi, quando Vasco Rossi occupa le pagine vip dei rotocalchi più in voga del momento e risolleva le sorti di giornalisti e cronisti ormai sepolti dai loro cliché, ecco che i fan, quelli veri, quelli che hanno idolatrato il loro beniamino tanto da volerlo sul loro stato di famiglia, si rifugiano a Zocca, terra del rocker italiano d’eccellenza.
“Quando manca la salute, manca tutto”..lui si cura, e si tiene in contatto con i fan attraverso facebook, loro, all’annuncio dell’annullamento delle date del tour, si preoccupano di dare in beneficenza il rimborso del biglietto e gli organizzano feste e raduni…cosa non farebbero per lui?.Raccogliamo a testimonianza di questo popolo, si perché il Vasco nazionale ha al suo seguito un vero esercito di amanti, il reportage di una fan della Combriccola del Blasco. Linda Benini, soprannominata l’Ape Regina (anche questo in omaggio al Komandante) che vive in un bilocale in quel di Pisa, con tre gatti e con il suo cartonato ( quello dei Vasco a grandezza naturale), che la sera si chiede se sta bene, se ha mangiato, incarna perfettamente il decalogo della “fan originale”. E’costantemente aggiornata con l’applicazione apple di Vasco Rossi.net, per lei la tessera del fan club vale più della Visa Oro, e che seppur non l’ha mai conosciuto lo ama infinitamente senza ritegno ne titubanza alcuna. Sta bene se le notizie pubbliche lo annunciano felice, in ripresa e impegnato in nuovi progetti, si accanisce e lo “difende” (sempre argomentando con illazioni di senso compiuto- tipico questo dei fan del Blasco – ndr) se delle ingiustizie mediatiche gli vengono affibbiate.Lei, a omaggio e testimonianza, di un fenomeno, ormai decisamente storico, chiamato: “Vasco Rossi”.

Linda:
“Arrivo a Zocca nel pomeriggio di sabato 3 settembre 2011, emozionata e felicissima per il raduno con i miei "amici" della Combriccola del Blasco! So benissimo che "Lui" non ci sarà, ma non ha importanza, lo scopo del raduno è stare insieme, parlare di lui, cantare le sue canzoni, in poche parole Vasco: “ noi siamo ancora qua… per te” in attesa che tu possa tornare a farci sognare, emozionare, ridere e piangere dal TUO palco. Arrivo nel luogo del primo raduno, al Bi-Bap, comincio ad intravedere persone che ho conosciuto ai concerti, persone che riconosco dalle foto del profilo di facebook e persone che assolutamente non conosco ma con cui inizio subito a parlare perché abbiamo una grande, grandissima passione in comune... ci raccontiamo dei concerti visti, delle visite alla sua casa, degli sguardi che ci siamo convinti che lui ci abbia regalato dal palco, della preoccupazione per il suo attuale stato di salute. Poi la musica comincia, una tribute Band, i CSIC Band inizia a suonare la sua musica e tutti noi a cantare, a ballare ad urlare le canzoni che adoriamo e che sappiamo a memoria. La “nuova” : "I soliti" che ancora non abbiamo potuto cantare ad un suo concerto, la conosciamo già tutti parola per parola, nota per nota perché parla di noi, siamo noi i soliti, quelli che lo amano, lo seguono da circa 30 anni, che non hanno paura di ricominciare, di sbagliare, cosa c'è di più vicino alla vita di tutti noi? Noi che questa estate siamo stati con il cuore in gola per paura di sentire brutte notizie sulla sua salute, noi che siamo stati felici quando ha rimandato il tour perché l'importante per noi è che stia bene, che si curi e che si riposi per tornare più carico di prima. Noi riuniti lì nel suo paese adornato a festa per l'occasione, con le frasi delle sue canzoni appese ai lampioni, con le copertine dei suoi album nelle vetrine dei negozi, noi che siamo lì solo per festeggiarlo e per tentare di donargli anche solo una piccola parte di quello che lui ha donato a noi. E poi il regalo lui ce lo fa anche quella sera.... è intervenuto per salutarci e ringraziarci attraverso una telefonata, riempiendo di gioia tutti i nostri cuori.

Ci ha chiamati "potenziali criminali" e ci ha consigliato di divertirci di più e di bere di meno e l'urlo di gioia è partito unanime dai nostri cuori! Anche il giorno dopo nonostante il maltempo, nonostante i concerti in programma annullati, ci siamo divertiti tantissimo, preparandogli dei "clippini" in risposta ai suoi, scherzando con Diego Spagnoli, (stage manager di Vasco Rossi – ndr) e continuando a cantare, suonare, ridere e soprattutto stare insieme. Nell’aria si è respirto l'amore per il nostro Vasco che non è solo un cantante, è passione pura, è vita, è gioia, è dolore, è emozione, è una parte importante del nostro cuore, è amore, è sorriso, è lacrima, è tutto insomma…consapevoli, chi più, chi meno, che noi con lui, lui con noi…tutti insieme:”Qui si fa la storia!”.

di Linda Benini - Premessa di Deborah Brulard

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